Quando il dente si spezza. Ecco cosa fare

Quella della frattura degli incisivi è sicuramente una problematica frequente che colpisce certamente i più piccoli ma anche gli adulti. La causa principale è un trauma, una forte botta accidentale causata da una caduta, un incidente, oppure durante l’attività sportiva praticando sport di contatto o pericolosi senza l’utilizzo di dispositivi di protezione.
I bambini sono quelli più soggetti ai traumi dentali, fortunatamente in molti dei casi i denti coinvolti sono quelli decidui (fino agli 8 anni circa).
Se il trauma scheggia solamente il dente il dentista può decidere se semplicemente smussare la parte fratturata, in modo che non tagli e provochi lesioni alle labbra o alla lingua, oppure ricostruire la parte scheggiata.
Diverso se la frattura è più estesa e coinvolge la polpa del dente (la parte vitale). In questo senso il dolore può essere forte e​ ​si deve intervenire con una cura adeguata. Per capire l’intervento da fare servono accertamenti diagnostici ed in caso di denti​ ​decidui l’estrazione può essere la soluzione più idonea.
In caso la frattura coinvolga denti permanenti, si deve valutare l’entità della stessa. Anche in questo caso se è minima e non ci sono esigenze estetiche particolari è possibile smussare la parte fatturata in modo che non “tagli” i tessuti che vengono in
contatto con la superficie del dente fratturato.
Per ricostruire la parte fratturata le soluzioni possono essere varie e la scelta è sulla base delle esigenze del paziente e della situazione clinica. Sintetizzando, le soluzioni possono essere cliniche, ricostruendo la parte mancante direttamente con​ ​materiale estetico oppure protesiche, attraverso faccette in materiale composito o ceramico oppure con corona.

​Fonte: Andi​